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Find Your Why: il potere di tornare a sé

21 giugno 2025 – Villa De Grecis, Bari

Nel caldo vibrante del pomeriggio, mentre la luce del solstizio sfiorava gli alberi secolari di Villa De Grecis, è proseguito un viaggio che non è solo un percorso formativo, ma un ritorno profondo e consapevole a sé stessi.

Dopo l’intensa apertura della mattinata, il pomeriggio del primo giorno di Find Your Why si è trasformato in uno spazio potente di contatto emotivo, rivelazione personale e verità silenziose.

Un cerchio di anime ha cominciato a vedere più chiaramente, non perché qualcuno avesse dato risposte, ma perché ciascuno ha iniziato a porsi le domande giuste.


Indice dell’articolo

Guardarsi con gli occhi del proprio “sé bambino”

Un passaggio centrale è stato l’incontro con la propria parte più pura: il sé bambino. Guardarsi attraverso quegli occhi ha permesso a molti di scardinare automatismi interiori, di smettere di giustificare il sacrificio e cominciare ad amarsi con tenerezza e onestà.

In aula, le emozioni hanno preso corpo nelle voci di chi ha condiviso il proprio sentire, come Delia, che ha sussurrato alla sua bambina interiore:

“Vola bambina mia, vola con le tue ali. Tu sei capace.”

O come Angelo, che ha dichiarato:

“Innamorati di te e della vita… e poi degli altri.”

Sono momenti che non si dimenticano. Momenti in cui il pubblico non è più pubblico, ma parte di qualcosa che accade, che trasforma.

Find Your Why: il potere di tornare a sé

Sacrificio o ispirazione? Il modello che lasciamo ai nostri figli

Il gruppo ha esplorato — con coraggio e vulnerabilità — il confine sottile tra sopportare per amore e insegnare la rinuncia come stile di vita.
Un confronto toccante, che ha toccato il cuore di molti genitori (e non solo), riaccendendo una domanda semplice e rivoluzionaria:

“Quello che sto vivendo… è l’esempio che vorrei lasciare?”


Serenità, scopo e direzione: distinguere il come, dal cosa e dal perché

Un altro punto fondamentale del pomeriggio è stato distinguere tra:

  • Il perché facciamo ciò che facciamo
  • Il cosa facciamo ogni giorno
  • Il come lo realizziamo

Un partecipante ha espresso così la propria intuizione:

“Per me l’obiettivo è sentire: Sì, questo è il mio posto.”

E Paola Iacobini ha rilanciato con forza:

“La serenità non è l’obiettivo. È il mezzo con cui persegui la tua vera missione.”


Talenti che si incontrano: la forza della contaminazione

Si è parlato anche di unicità, di competenze da integrare, non da sacrificare in nome della specializzazione.
Ogni persona ha portato in superficie il proprio “minestrone”: un insieme vivo, imperfetto e bellissimo di passioni, esperienze, intuizioni.

Non per diventare “qualcosa”, ma per riconoscersi finalmente per ciò che si è.


Il valore della bellezza e dell’ethos

Un tema che ha attraversato tutta la giornata è stato quello della bellezza: come fonte di nutrimento, come bisogno profondo dell’anima.

“O c’è bellezza o i miei occhi soffrono e la mia anima si spegne.”
ha detto Paola, accendendo una nuova luce negli sguardi di tutti.

E poi l’etica, che non è un concetto astratto ma una scelta quotidiana.
Un partecipante ha detto con orgoglio:

“Io non voglio essere un leader che manipola. La mia forza è l’esempio.”


Una metodologia esperienziale, concreta e trasformativa

Senza svelare gli strumenti specifici, possiamo dire con certezza che Find Your Why non è teoria.
È esperienza. Presenza. Risveglio.

Ogni partecipante è stato guidato ad ascoltarsi, a scrivere, a lasciar parlare il corpo, le emozioni, le parole calde — quelle che non mentono.
Si è parlato di Ikigai, goal setting emotivo, canali percettivi, biochimica della gratificazione, mindfulness sensoriale.
Ma più di tutto, si è tornati a sentire.


🔗 Vuoi unirti al viaggio? È ancora possibile.

Find Your Why è un percorso di 12 mesi.
Puoi iscriverti in qualsiasi momento e recuperare i moduli già svolti.
Questo non è un treno che passa una volta.
È un cammino che si apre quando sei pronto.

📩 Per info e iscrizioni:
👉 Chatta con Paola su WhatsApp

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