Find Your Why: trasforma la tua realtà partendo da dentro
La seconda giornata del percorso Find Your Why si è aperta nella luminosa cornice di Villa Romanazzi Carducci.
Dopo la potenza emotiva del primo giorno, la mattina del 22 giugno ha segnato un momento di rientro interiore, di elaborazione profonda, ma anche di consapevolezza concreta: trasformare la propria vita non è un sogno. È una decisione.
“Ricomincio da me è una scelta. E va rinnovata ogni giorno.”
Indice dell’articolo
- Un impianto interno da conoscere e riscrivere
- Crescita vera: niente click, ma scelta e azione
- Come dentro, così fuori
- Dissociarsi per guardarsi davvero
- Gratitudine, missione e abbondanza
- Esperienze vive, parole autentiche
- Il messaggio che resta
Un impianto interno da conoscere e riscrivere
Il punto di partenza è stato chiaro: non siamo quello che viviamo oggi.
Siamo il risultato di ciò che abbiamo vissuto, pensato e tollerato nel tempo.
Una metafora efficace ha guidato l’intera mattinata:
“Abbiamo un impianto elettrico dentro di noi. Un cablaggio emotivo e comportamentale che decide cosa si accende e cosa si spegne nella nostra vita.”
Ma questo impianto non è destino.
È stato scritto, e può essere ripensato, riscritto, trasformato.

Crescita vera: niente click, ma scelta e azione
Chi cerca un “clic” che cambi tutto, qui capisce presto la differenza tra illusione e processo.
“Non basta una giornata per cambiare uno stato emotivo consolidato in anni.”
Crescere non è una curva in ascesa. È fatta di salite, cadute, ritorni. Ma ogni ritorno può avvenire da un livello più alto, se accompagnato dalla giusta consapevolezza.
Ed è qui che avviene una svolta concreta nel percorso:
Comprendere non basta. Serve agire.
Come dentro, così fuori
Un concetto che ha risuonato forte è quello della risonanza.
Ciò che viviamo fuori è la proiezione perfetta di ciò che abbiamo dentro.
“Se sono nella paura, attirerò paura.
Se sono nella luce, attirerò luce.”
Non si tratta di magia.
Si tratta di energia. Di frequenze. Di scelte.
Il primo passo?
Cambiare il proprio ambiente interno: pensieri, emozioni, biochimica.
Solo così cambia anche ciò che ci circonda.

Dissociarsi per guardarsi davvero
Un momento di svolta per molti partecipanti è arrivato con una proposta inaspettata:
“Immagina di sederti al cinema e osservare la tua vita come un film.
Che storia stai proiettando? Dove stai andando?”
Da quella poltrona interiore, ognuno ha potuto vedere con più freddezza e lucidità le scelte fatte, le trame che si ripetono, e – soprattutto – il punto in cui il protagonista può iniziare a cambiare rotta.
Gratitudine, missione e abbondanza
La mattina si è chiusa con un’apertura verso la missione personale e la gratitudine, non come filosofia, ma come energia attiva.
“La gratitudine è la via più veloce verso l’abbondanza.”
Non si tratta solo di ringraziare, ma di riconoscere che tutto ciò che ci serve è già disponibile, se impariamo a metterci nella giusta frequenza.
Molti partecipanti hanno cominciato a verbalizzare, scrivere, disegnare ciò che sentono come loro “perché”, la loro missione, la loro direzione.

Esperienze vive, parole autentiche
Chi era in sala ha portato parole piene di vita:
- Agnese ha parlato di luce, autenticità, funzione, fedeltà a sé stessa.
- Vito, inizialmente resistente, ha raccontato di aver ritrovato il desiderio di guidare altri verso la natura e la conoscenza.
- Angelo ha messo a fuoco il suo scopo e l’ha trasformato in una nuova visione quotidiana.
- Ale ha condiviso un cambiamento radicale: da una carriera assicurativa alla decisione di diventare cuoca e portatrice di bellezza e benessere attraverso il cibo.
Il messaggio che resta
“La realtà esterna è una proiezione della nostra realtà interna.
Se vuoi cambiare fuori, inizia da dentro.”

Il percorso continua. E puoi ancora entrare.
Find Your Why è un percorso di 12 mesi.
Ogni modulo è recuperabile, e l’iscrizione è sempre possibile.
Se senti che questo viaggio chiama anche te…
non aspettare il “momento giusto”.
Quel momento è adesso.